Aromia moschata

 

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Questo Cerambicide italiano si riconosce per la bellezza della sua livrea metallizzata, che lo rende inconfondibile. Se preso in mano, emette uno strano stridio ed un forte aroma muschiato, che le ha valso il nome. Questo suo odore particolare ha fatto sì che fino a non molti decenni fa venisse raccolto e rinchiuso in sacchettini pieni di tabacco, in modo da aromatizzare quest’ultimo per ottenere sigarette profumate. Può raggiungere i 40 mm. La femmina si riconosce per le antenne più corte e la struttura più tozza. Lo sviluppo larvale, che può durare anche un paio d’anni, avviene nei Salici (Salyx) e occasionalmente nei Pioppi (Populus). In cattività si alleva facilmente nutrendo gli adulti con frutta matura. In una occasione ne ho ottenuto la deposizione in cattività. Per far ciò, ho tenuto la femmina in un grande terrario con pezzi di tronco di Salice di circa 30 cm di lunghezza e 10 di diametro. Dopo circa un anno sfarfallò un maschio nano, lungo appena 20 mm. Pur rimanendo da chiarire la corretta modalità del suo allevamento, si può affermare comunque che Aromia moschata è un Cerambicide potenzialmente ben adattabile alla cattività.

 

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