Argiope bruennichi: la tigre delle nostre siepi

 

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Ricordo ancora quando, da bambino, in una tiepida giornata di settebre trovai per la prima volta una tela di Argiope nella siepe di ligustro che circondava il giardino… Quel grosso ragno, screziato di giallo, bianco e nero, immobile al centro di una magnifica tela, colpì immediatamente la mia immaginazione, simile com’era ad una piccola tigre in agguato...

Era bellissimo! 

 

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Argiope bruennichi appartiene alla famiglia degli Araneidae, ed è un classico ragno orbitele, cioè uno di quei ragni che costruiscono una grande ragnatela circolare regolare. E’ diffuso in tutta Europa, soprattutto nelle regioni più calde, dove costruisce la sua tela a circa 30-40 cm dal suolo tra le siepi o nei prati  erbosi dove la vegetazione è più alta e la postazione più soleggiata. Una  particolarità dei ragni del genere Argiope di tutto il mondo è la presenza sulla tela di una struttura particolare, spesso a zig-zag, nota come stabilimentum. La seta che compone lo stabilimentum ha una composizione diversa da quella del resto della ragnatela. Molte sono le ipotesi nate sul significato di questa struttura, che rende visibile la tela di questi ragni anche a distanza, ma a tutt’oggi è impossibile spiegarne in maniera esaustiva il vero significato. In Argiope bruennichi lo stabilimentum è verticale, ed è parzialmente visibile nella foto qui sotto in cui il ragno sta divorando la sua preda.

Di solito il ragno sosta sempre al centro della tela, e se disturbato la fa vibrare avanti e indietro molto velocemente. Si tratta di ragni innocui, il cui veleno provoca al massimo un’arrossamento che scompare in poche ore.

 L’alimentazione di questo Aracnide è principalmente costituita da insetti di vario genere, e in certi casi sembra che le prede maggiormente predate siano Ensiferi e Celiferi, soprattutto nei prati erbosi.

Le foto di questo articolo mostrano tutte delle femmine di questa specie. Esse raggiungono una lunghezza di 2,5 - 3 cm, con una legspan di 6 cm totali. Il cefalotorace è bianco, mentre l’opistosoma è superiormente adorno di strie trasversali gialle, nere e bianche. Il lato ventrale dell’animale presenta due scie gialle orlate di nero. Le zampe sono giallo-brunastre a strie nere. I maschi di questa specie sono più piccoli, sottili e presentano colori molto meno contrastati.

 

  

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La femmina sotto mostra una femmina che ha da poco deposto le uova.

In autunno infatti la femmina fecondata produce uno o più cocoon,  ovisacchi di seta resistente, bruno-dorata, circolari, spesso costruiti su una piccola tela orizzontale tessuta dalla femmina dove la vegetazione è più folta. Al ritorno della bella stagione, dal cocoon sorgeranno diverse centinaia di piccole Argiopi, pronte a sostituire i genitori nel ruolo di piccole e sgargianti tigri del nostro verde.

 

 

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