Pensate per un attimo al killer ideale. Dovrebbe essere
assolutamente silenzioso, dovrebbe poter passare totalmente inosservato,
dovrebbe essere armato in maniera realmente letale, dovrebbe essere in grado di
muoversi veloce come un lampo, e magari anche riuscire a spaventare avversari
più temibili di lui e riuscire a darsela a gambe. Ecco, se voleste
cercare nel mondo degli Insetti una soprta di ninja che si avvicini all’ideale
sopra scritto, le Mantidi (ordine MANTODEA) sarebbero certamente le candidate
ideali.
In primis, ciò che saltà immediatamente
all’occhio è lo straordinario mimetismo criptico sfoggiato da buona
parte dei generi. Questi Insetti nel corso dell’evoluzione sono divenuti
vieppiù simili a ramoscelli, bastoncini, foglie verdi e ammassi di
sterpaglia, ma anche a fiori, sassolini, formiche.
Il corpo dell’animale è diviso in tre segmenti:
CAPO, TORACE e ADDOME. Nel capo troviamo un paio di occhi composti, tre occelli
semplici, l’apertura orale, le mandibole, i palpi mascellari e le antenne. Al
torace si articolano invece le tre paia di zampe e le due paia d’ali.
Non tutte le specie sono dotate di ali, e in ogni caso le
femmine sono spesso troppo pesanti per volare agilmente. I maschi invece nelle
specie alate hanno di norma discrete abilità aviatorie. In alcune specie
la femmina risulta brachittera (ali ridotte) o attera, mentre il maschio
presenta ali ben sviluppate. Altri segni di dimorfismo sessuale molto evidenti
sono la differente taglia dei maschi, di solito più piccoli, e la loro
struttura fisica di norma più esile di quella delle compagne. Ma
c’è un modo infallibile per sessare una Mantide, ed è la conta
dei segmenti dell’addome dell’Insetto. Fin dal quarto stadio ninfale è
possibile contare da sotto il numero di segmenti addominali: se questi sono
sei, l’Insetto è una femmina; se sono di più è un maschio.
Le Mantidi sono Insetti Emimetaboli, cioè il
neonato che sguscia dall’uvo è una ninfa esternamente del tutto simile
all’adulto, fatto salvo che per le dimensioni e la presenza delle ali.
Attraverso mute successive l’animale aumenta la propria taglia finchè, con
l’ultima muta, la ninfa diviene adulta, acquisendo la capacità di
riprodursi e (se la specie ne è dotata) le ali.
Metti
un insetto... in bottiglia!